Re di Francia. Figlio di Luigi XI e di Carlotta di Savoia,
divenne re a 13 anni alla morte del padre (1483). Tuttavia, fino al 1491, il
governo fu di fatto nelle mani della sorella maggiore Anna, duchessa di
Bretagna. Non appena fu in grado di esercitare i suoi pieni poteri di regnante,
C. iniziò a preparare una spedizione in Italia. Rivendicava,
infatti, per sé la successione del Regno di Napoli, passato per
testamento da Renato d'Angiò a Luigi XI. Dopo aver concluso una serie di
trattati con le maggiori potenze che gli garantivano la loro neutralità,
si accordò con i Savoia e con il duca di Milano Ludovico il Moro, il cui
appoggio gli era indispensabile. Nel 1494, alla testa di un forte esercito,
C. scese in Piemonte, mentre le sue truppe sconfiggevano a Rapallo un
tentativo dei Napoletani di ricacciarlo indietro. Passò quindi in
Toscana, dove si incontrò con Pietro de' Medici che tuttavia, poco tempo
dopo, fu cacciato da Firenze per essersi alleato con i Francesi.
C.
proseguì, in seguito, per Siena e giunse a Roma, mentre il papa
Alessandro VI si rifugiava a Castel Sant'Angelo. Dopo aver trattato con il papa
l'investitura a re di Napoli, entrò nella capitale del Regno; Ferdinando
II si rifugiò nell'isola d'Ischia. Contro il re francese si venne,
tuttavia, formando una coalizione di Stati italiani con al centro Venezia.
C. fu costretto ad abbandonare il Napoletano e a ripiegare a Fornovo,
dove si scontrò con l'esercito della coalizione che dovette lasciargli
libero il passo. Morì accidentalmente qualche tempo dopo, mentre
progettava una nuova spedizione italiana (Amboise 1470-1498).